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Da grande

Pensavo a come sarei stato “da grande”, cosa avrei indossato, quali idee avrei tenuto, quali scartato. Penso a come sono oggi; quell’ immagine è adesso.


Realtà di plastica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutto passa in secondo piano…questa frase saltellava tra i suoi pensieri da ormai qualche ora e non riusciva a togliersela dalla testa. Tutto è cambiato in un attimo tutto può cambiare.

Il suo sguardo si posò sul volto di Fulvia nel momento in cui il suo labbro inferiore scorreva sulla dentatura superiore e chiudeva la frase: “Che bevi?”, “Nulla grazie…” rispose.

Tutto era cambiato dentro di sè, gli stessi colori adesso apparivano più opachi, diluiti, quello che provava, parlo delle emozioni che scorrono come sangue negli attimi delle vite di noi umani, tutto questo era falso, fatuo, superficiale e perciò irreale. Guardò ancora una volta negli occhi di Fulvia e si alzò dal tavolino del bar, lasciando che la parte di cervello automatica congedasse la sua ospite. Allontanandosi ripensò a quell’ immagine, quelle labbra, fatua immagine di una realtà di plastica, ma che importava in fondo l’ esistenza è questa, scivolare sulle pieghe del tempo, su di un tempo senza inizio e senza fine.


In fede

Scrivere, scrivere perchè qualcuno legga, perchè qualcuno capisca o cambi le proprie opinioni sul mondo sulla realtà che lo circonda, scrivere per far sentire la propria voce, per dare la propria visione dei fatti, scrivere per farsi sentire. Stai leggendo? Bene, quanto è importante parlare, scambiare, condividere. Condividendo cresciamo, miglioriamo, ci misceliamo, non facciamo altro che mischiare le idee, impastarle per renderle nuove, più ricche più colorate, seguiamo quello che è lo stile della nostra stessa esistenza, un impasto gelatinoso e viscido di colori e odori diversi tutti uniti e per questo sempre diversi, unici. Capisci non c’è il bianco e il nero, ma grigi, rossi, verdi, gialli e non capirai mai quanto è verde il mio verde rispetto al tuo ma ti basterà capie che ci sono infinite sfumture di uno stesso colore, infinite sfumature di una stessa cosa. Cogliere l’ essenza della vita stessa è impossibile, essa è cangiante è multicolore è multiodore, cambia come cambiano le stagioni dell’ età e per questo è essenza stessa dell’ esistenza.


E lui pensò…

E lui pensò e disse: “adesso proverò a mettere su carta quello che penso quello che provo…”
si accorse subito che non era cosa da poco, era molto difficile descrivere tutta la
costellazione delle emozioni e degli affetti che passano in un solo secondo nella mente
di un uomo, figuriamoci descriverne uno stato d’animo, scrivere quello che si “prova”.
Cominciò così a rendersi conto di quanto era complicato l’ universo emotivo dell’uomo,
di quante sfaccettature avesse la vita di quante volte non esistesse un buono ed un cattivo. Quando diciamo si è per sempre?
Sappiamo dare una dimensione al sempre?
Impossibile! Rispose la sua coscienza.
Ma poi si rese conto che stava vaneggiando e smise di scrivere…