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Sulla condizione umana

La misura del benessere psicofisico di un essere umano è dato dalla semplice equazione: Stile di vita naturale meno Stile di vita attuale.

Oggi, il risultato di questa equazione per milioni di persone è anticipato da un segno negativo. Questo significa che siamo distanti, e anche tanto da quello che in una parola potrei chiamare “naturalità”. Artificio nei cibi, artificio nei rapporti interpersonali, artificio nei modi dell’esistenza logorano il fisico e la mente. Il vecchio motto ancora una volta centra il bersaglio. Oggi più che mai siamo lontani da quel “mens sana in corpore sano” decantato dagli antichi.

Edulcoranti alimentari esaltano la sapidità dei cibi che di naturale hanno oramai pochissimo, strumenti di ogni genere limitano l’utilizzo delle nostre facoltà motorie all’inverosimile, rapidi e massicci stimoli cognitivi, inibiscono ogni possibile slancio di riflessione o approfondimento mentale.

Gli umani sono la specie più intelligente che attualmente vive il pianeta terra, l’unica in grado di pensare sul proprio pensiero, l’unica din grado di dire “io sono”. Eppure, malgrado questo, l’unica specie che partecipa in maniera massiccia alla sua stessa estinzione.

I fattori istintuali, che potremmo definire il “sistema operativo”, che concorre alla gestione della facoltà cognitive di ogni organismo vivente, sono stati stravolti. L’istinto all’accoppiamento è stato censurato, smembrato, caricato di significati “altri”, e per questo stravolto nella sua stessa natura. Il prodotto di tutto questo è possibile vederlo sul web, in televisione, per strada. La pornografia abbondante, caratterizza parecchi aspetti della vita degli esseri umani.

La violenza, anch’essa relegata in angoli buoi dalla morale e dalle leggi artificiali, viene sublimata per quanto possibile, ma spesso non trova vie di attuazione e per questo necessariamente viene canalizzata all’interno di servizi giornalistici, libri o produzioni cinematografiche. La maledetta guerra è la canalizzazione strumentale di un istinto naturale. I politici organizzano le guerre, gli uomini le combattono, e saziano il proprio bisogno di morte, di distruzione.

Una passività dilagante immobilizza gli animi e le menti. Come grasso spesso e molle, attenua i dolori, blocca i pensieri, spegne le menti. L’intelligenza è la capacità di trovare soluzione ai problemi  nuovi. Abbiamo perso tale capacità. Abbiamo perso la capacità di fermarci,

di riflettere,

di osservare senza parlare,

di stare soli con noi stessi,

di perdere,

di piangere,

di ascoltare,

di soffrire,

di lavorare per poi godere,

di sapere di essere secondi,

di sapere di essere gli ultimi,

l’umiltà di imparare.

Qualche tempo fa mi sono chiesto perché le persone sono ossessionate dalle notizie di cronaca nera. I telegiornali confezionano servizi fatti di immagini forti. Sofferenza, sangue, fuoco, sangue, esplosioni, sangue. I rotocalchi rosa sono i più letti, le notizie di scandali sessuali fanno il giro del mondo in poche ore. Perché la notizia di uno stupro ci indigna e ci affascina, perché guardiamo le immagini dei corpi ancora fumanti delle studentesse colpite dalla bomba, perché? Credo di aver risposto a tutto questo. Vi invito come sempre a commentare, criticare. Ma so che difficilmente questo avverrà. So che difficilmente riuscirete a leggere fino a questo punto data la scarsa capacità di concentrazione a cui siete abituati.